L’inverno è una stagione magica perché esalta l’atmosfera da paesino di montagna caratteristica di Frabosa, merito del perfetto l’equilibrio tra rispetto della natura ed esigenze da turismo invernale. Già a novembre iniziano le prime nevicate. I prati e i boschi si preparano al lungo sonno coperti dal morbido manto bianco.
Gli impianti aprono prima di Natale e Frabosa si “risveglia” con il caldo abbraccio dei turisti. Durante la serata, se non sono in programma manifestazioni o altre attività pubbliche, ci si può ritrovare al bar o in pizzeria per discutere e scherzare con gli amici, oppure ballare al Gipsy – la discoteca che privilegia ritmi revival anni ’70 e ’80 – o ancora andare in qualche romantico ristorante vicino a Mondovì.
Tutti gli anni, nel periodo natalizio, viene organizzata la fiaccolata notturna: i maestri e i ragazzi dello Sci Club Frabosa compiono la lunga discesa di Monte Moro, illuminando la montagna con una suggestiva scia luminosa. A Capodanno c’è l’immancabile appuntamento del falò in piazza per bruciare l’anno “vecchio”, come vuole la tradizione. Il paese si riversa in piazza e vengono offerti a tutti panettone e spumante per brindare all’anno nuovo.
Le piste soddisfano ogni tipo di sciatore, dal principiante al più esperto: nella sola Frabosa potete 40 km di neve sempre ottima e considerando l’interno comprensorio del Mondolè Ski il totale di pista arriva a ben 130 km.
Il debutto di Frabosa nel turismo invernale è stato molti anni fa: negli anni ’50 il paesino vantava già alcuni campioni di sci e la seggiovia di Monte Moro (4,5km per quasi 900 metri di dislivello), a quel tempo la più lunga d’Europa. Nel 2008 la seggiovia ha compiuto 60 anni, diventando impianto storico, e per festeggiare la ricorrenza gli abitanti di Frabosa hanno offerto gratuitamente il loro lavoro per contribuire alla ristrutturazione. Nonostante gli anni la mitica seggiovia mantiene ancora quel fascino – come tutto il paese del resto – che ormai non si può più trovare nelle grandi stazioni del turismo invernale, vere e proprie industrie dello sci, dove il turista viene “inscatolato” in immense funivie con cabine da oltre duecento posti e sembra quasi obbligato a sciare senza sentirne più il piacere e il bisogno.
Arrivati in cima a Monte Moro si può scoprire che l’arrivo della seggiovia è inserito al piano terra della “Baita delle Stelle” (m 1745), un rifugio su tre piani con funzione di bar-ristorante, soprannominato anche il balcone del Piemonte, per la bellissima vista su tutta la regione che si può godere dalla sua terrazza.
Accanto al Monte Moro la salita al Monte Malanotte è garantita da due seggiovie, che con i loro 900 metri totali di dislivello danno accesso a una delle piste più belle delle Alpi Marittime. A metà tra le due seggiovie la Baita di Burrino è pronta ad accogliere gli sciatori che vogliono fare una pausa o per chi vuole semplicemente prendere il sole sulle piste.
Non solo sci a Frabosa: per chi ama volare con deltaplano o parapendio, sia Monte Moro sia il vicino Malanotte, sono ottimi punti di partenza per gli appassionati. Per chi vuole semplicemente godersi il sole, la Baita delle Stelle è il luogo adatto: esposta per tutta la giornata e con possibilità di affittare sedie a sdraio.